8 agosto 1945

Oggi avvenne.
La guerra al Giappone fu dichiarata da Iosif Stalin l’8 agosto 1945 (quale tempismo!!!), a mezzanotte e, dieci minuti dopo, le truppe dell’Armata Rossa dettero inizio ad una “guerra-lampo” che portò in pochi giorni alla conquista della Manciuria. Tutto ciò avvenne nonostante mancassero ancora circa otto mesi alla scadenza del Patto nippo-sovietico di non aggressione.

«Dopo la sconfitta nella seconda guerra mondiale, seicentomila ufficiali e soldati giapponesi sono stati catturati dal ex-Unione Sovietica; poi sono stati internati in campi di concentramento che si trovano dappertutto: a est nella penisola del Camciatca, ad ovest, verso l’Europa attraversando gli Urali, a nord,vicino il fiume di Enisej. Ce ne sono migliaia.

L’inizio della guerra, quando i soldati giapponesi erano ebbri di vittoria, è un’altra storia. Dovremmo far conoscere anche la storia della fine della guerra, per essere più precisi, cioè la dolorosissima storia della sistemazione militare dopo la sconfitta. Vorrei tanto che la gente della generazione sotto i 50 anni sappia, loro che non hanno conosciuto la guerra, che non ripeteremo mai più. Ho preso il pennello al posto di amici soldati che sfortunatamente non hanno mai potuto rimettere piedi sulla nostra terra».

Ex soldato dell’esercito, l’aviatore Kiuchi Nobu

Una raccolta di disegni che raffigurano le varie fasi dell’internamento nell’ex-Unione Sovietica di un ex-soldato delle forze terrestri, un aviatore – Kiuchi Nobuo

http://kiuchi.jpn.org/it/nobindex.htm

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