18 agosto 1944. Rappresaglie.

Era il 18 agosto 1944. E l’accadimento che oggi raccontiamo è come se non fosse mai esistito.

Il FFI (acronimo di Forces Françaises de l’Intérieur) minacciò il governo tedesco di procedere all’esecuzione di prigionieri di guerra tedeschi catturati in Francia se la Germania non avesse concesso agli appartenenti all’FFI stesso (ricordiamo che erano assimilabili a formazioni partigiane) lo status di combattenti, nonché i diritti di prigionia. Quando Berlino rifiutò di rispondere all’ultimatum, 80 prigionieri di guerra tedeschi furono giustiziati ad Annecy. Il Untersuchungstelle Wehrmacht (Ufficio per i crimini di guerra) è riuscito a ottenere la conferma delle uccisioni da parte di alcuni dei prigionieri di guerra tedeschi di ritorno scambiati per prigionieri di guerra francesi feriti o malati. Deposizioni sono stati ottenute dal civile Rudolf Diepold e dal sergente Georg Fackler.

Un testimone, soldato tedesco Anton Gottschaller, che è stato catturato a Annecy del 1944 ha citato le uccisioni di prigionieri di guerra tedeschi nel suo affidavit del 1954.

Ma a proposito di rappresaglie non rappresentate dalla storiografia:

A Stoccarda il generale francese Lattre de Tassigny minacciò l’uccisione di ostaggi tedeschi nel rapporto di 25:1 se fossero stati uccisi soldati francesi.
A Marcktdorf erano previste fucilazioni di ostaggi nel rapporto di 30:1.
A Reutlingen i francesi uccisero 4 ostaggi tedeschi affermando che era stato ucciso un motociclista che in realtà era rimasto vittima di un incidente.
A Tuttlingen, i francesi annunciarono il 1° maggio 1945 che per ogni soldato ucciso sarebbero stati fucilati 50 ostaggi. (L’originale del manifesto appare nel libro di Spataro che citiamo sotto)
Ad Harz le forze americane minacciarono di esecuzione punitive nel rapporto di 200:1.
Quando il generale americano Rose, nel marzo del 1945, rimase vittima di una imboscata, gli americani fecero fucilare per rappresaglia 110 cittadini tedeschi. (In realtà Rose era stato ucciso in un normale combattimento, soldati contro soldati – e l’imboscata è pur sempre un atto di guerra se si portano le mostrine e la divisa).
A Tambach, presso Coburg, in data 8 aprile 1945 il tenente americano Vincent C. Acunto fece fucilare 24 prigionieri di guerra tedeschi e 4 civili; accusato di omicidio venne assolto.
A Berlino l’Armata Rossa che l’occupava minacciò fucilazione di ostaggi nel rapporto di 50:1. Il testo del comunicato era il seguente: “Chiunque effettui un attentato contro gli appartenenti alle truppe d’occupazione o commette attentati per motivi di inimicizia politica, provocherà la morte di 50 ex appartenenti al partito nazista“. (Pubblicato sul quoridiano Verordnunsglatt di Berlino in data 1 luglio 1945).
A Soldin, Neumark, i russi andarono al di là di questa cifra: furono fucilati 120 cittadini tedeschi perchè un maggiore russo era stato ucciso nottetempo da una guardia tedesca. (che poi risultò essere stato ucciso perchè il russo gli stuprò la moglie (Mario Spataro, Dal caso Priebke al nazi gold, Ed. 7° Sigillo, vol.2, Pag. 913).
Una delle più gravi fu la strage di Annecy del 18 agosto 1944, in un campo di prigionieri tedeschi gestito da americani e francesi; proporzioni di 80:1.(ib)
A Bengasi, gli inglesi di Montgomery contro gli italiani applicarono quella del 10:1. (Ib.)

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