Ich Kämpfe (Io combatto) – tredicesima parte – 1

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La SS

Ognuno di noi dovrebbe ricordare ogni giorno a se stesso che la potenza della sua anima e della mente appartengono al Fuhrer, al movimento e quindi alla nazione. Possa ognuno di noi affrontare coraggiosamente i giorni fasti quanto quelli nefasti.

Heinrich Himmler, Reichsführer delle SS

Nel 1923 il “Stoßtrupp Hitler” è stato fondato e il 9 novembre 1923 fu bandito insieme con l’intero Movimento nazionalsocialista. Quando nel 1925 lo NSDAP fu rifondato, la riparatasi organizzazione del Movimento, la SA, rimase vietata in tutto il Reich. Il Fuhrer ordinò che una piccola organizzazione mobile, combattente e difensiva, fosse formata al fine di salvaguardare le riunioni del Partito e le Schutzstaffeln furono formate. Nella maggior parte dei casi le unità consistevano di un capo e 10 uomini. In quei giorni anche Berlino aveva solo un’unità SS, numericamente composta di due capi e 20 uomini. Nel 1926 il divieto per le SA fu così che la SA poté nuovamente assumere la sua responsabilità di salvaguardare gli incontri. La SS divenne resa responsabile della sicurezza personale di Adolf Hitler. Nello stesso anno – in occasione della seconda Giornata del Reich dello NSDAP a Weimar – il Fuhrer consegnò a questa formazione il simbolo sacro del Movimento: la bandiera insanguinata del 9 novembre 1923. Il 6 gennaio 1929 il Fuhrer designò Heinrich Himmler Reichsführer delle SS e lo incaricò di formare una élite affidabile e costantemente pronta a combattere tra i membri SS che a quel tempo contavano circa 280 uomini.

Da questa piccola truppa crebbe il duro, intransigente gruppo politico combattente del Movimento. Insignito della responsabilità di formare una tale organizzazione il Reichsführer SS riuscì nel suo compito perché integrò e chiaramente applicò le conoscenze teoriche della Weltanschauung nazionalsocialista in tutte le questioni razziali. Particolari requisiti fisici, personali e razziale per gli uomini delle SS furono estesi anche alle future mogli di tutti i membri SS. Pertanto, il Reichsfuhrer Heinrich Himmler promulgò delle leggi familiari per le SS che erano manifestazione della conoscenza che abbiamo del nostro valore razziale e del nostro credo nel nostro destino e nel patrimonio ereditario legato al nostro sangue. Dal 1 gennaio 1932 il permesso per il fidanzamento e il matrimonio era richiesto per tutti i suoi membri. Questa autorizzazione era concessa o negata solo dopo che tutti gli aspetti – caratteriali, razziali e fisici – fossero stati attentamente considerati.

Questa procedura ha lo scopo di fondare un’élite tedesca puntando a una purificazione del sangue in tutta la nazione tedesca. Nei duri anni di combattimento si guadagnò il motto del Fuhrer: “Membri SS, il tuo onore si chiama fedeltà”. Insieme ai loro camerati delle SA, gli uomini delle SS fermarono il terrore rosso [comunista]. L’elenco di tali uomini coraggiosi che hanno dato la vita in segno di fedeltà è lunga. Il 30 gennaio del 1933, il giorno della presa del potere, contava 52.000 uomini che hanno costruito la base e il nucleo duro dell’odierna organizzazione nazionale del giovane Reich. Il 20 luglio 1934 la SS divenne una branchia indipendente dello NSDAP sotto il comando diretto del Fuhrer. Il 17 giugno 1936 al Reichsführer SS, che è anche capo della polizia tedesca, è stata affidata dal Fuhrer la responsabilità di unire le 16 forze di polizia dei Lander in una polizia nazionale. Il Reichsführer allora scelse tutti gli uomini utili, riempiendo le fila con i suoi membri e rendendo l’intero reparto di polizia congruo ai suoi standard.

[ continua ]

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