AFRODITE, la dea della bellezza e dell’amore
AFRODITE, la dea della bellezza e dell’amore
![Il "disco di Milo". Ritratto a rilievo della dea Afrodite su un disco. Capolarono di un artista del isola. 460 a.C. ca. da Milo. [cliccare per ingrandire queste e altre immagini]](http://thule-italia.com/wordpress/wp-content/uploads/2013/01/afrodite778-291x300.jpg)
Il “disco di Milo”. Ritratto a rilievo della dea Afrodite su un disco. Capolarono di un artista del isola. 460 a.C. ca. da Milo. [cliccare per ingrandire queste e altre immagini]
Ci sono due miti sulla nascita di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza. Uno, lo abbiamo già menzionato: quello che la identifica come figlia di Zeus e Dione.
L’altro ci dice che essa scaturì dal seme di Urano, quando i suoi genitali caddero in mare, dopo la mutilazione sofferta ad opera di Crono. Come risultato, essa “emerse” dalla spuma del mare, come Afrodite Anadiomene; Zefiro la sospinse prima a Citerà e poi sulle coste di Cipro, ove posò piede per la prima volta sulla terraferma.
Afrodite era la protettrice dell’amore e degli amanti; ed il suo passatempo favorito era quello di far innamorare gli déi delle mortali. Le piaceva intrecciare complotti e irretire gli déi in relazioni amorose. Specialmente Zeus, che troviamo intrecciato in molti intrighi in tempi diversi.
Ma anche la stessa Afrodite non restava fuori dal gioco. Benché sposata allo storpio dio Efesto, ebbe una relazione con Ares. Nell’Iliade, Omero ci racconta la scandalosa fiaba: Efesto venne a sapere della relazione di Afrodite da Elio, il dio Sole che vedeva tutto, e decise di tendere una trappola ai due amanti. Costruì una rete magica, molto complicata da usare, e fece finta di partire per Lemno. Quella stessa notte, quando Ares entrò nel letto di Afrodite, Efesto li catturò con la sua rete, immobilizzandoli proprio nel momento cruciale. Così legati, li espose allo scherno dell’assemblea degli déi. Le dee, vergognandosi, rifiutarono dì presenziare, ma gli dèi furono ben felici di essere presenti. Apollo, sorridente, fece notare a Ermes che, benché Efesto fosse storpio, aveva fatto bene ad imprigionare gli amanti e ad imbarazzare Ares davanti a tutti gli altri déi. “A te sarebbe piaciuto fare una tale figura da stupido?” Gli chiese. Ermes, astuto come sempre replicò dicendo che invidiava ad Ares il cambio di letto con Afrodite e che, egli stesso, sarebbe pronto a farsi incatenare tre volte ed essere esposto, altrettante volte, alla vista degli déi e delle dee. Così, l’incidente si chiuse tra le risate generali degli déi, come ci dice Omero.
L’unione con Ares, diede ad Afrodite, i quattro bambini di cui abbiamo già parlato: Eros, Deimos, Fobos e Armonia.
Ares non fu il solo amante di Afrodite. Gli altri includono il bellissimo Adone ed anche Anchise, al quale diede Enea: quando Troia cadde, Afrodite salvò suo figlio e aiutò lui e la sua famiglia a fuggire.
Afrodite era particolarmente amante delle rose e dei mirtilli, ed il suo cocchio era trainato da due colombe, i suoi uccelli favoriti.