Ruolo della donna
“Quando muore il capofamiglia …se per quella morte sorge qualche sospetto sulla moglie, conducono in merito le indagini, in caso di colpevolezza, la donna è condannata a morire” (Cesare)
Ruolo della donna
Le fonti scritte, che ritraggono Celti, Germani e Vichinghi alle prese con continue battaglie e saccheggi, descrivono una società prettamente maschile; tuttavia le testimonianze archeologiche, alcuni episodi storici e persistenze nel diritto medievale dimostrano quale importante ruolo ricoprisse la donna. Il ritrovamento di tombe femminili ricchissime prova che la donna nella società aristocratica godeva di un elevato riconoscimento condivideva gli onori dell’élite a cui apparteneva. Immancabili nei corredi sia di elevato che di umile rango, sono gli oggetti legati alla filatura e alla tessitura: tali attività contraddistinguono l’essere donna di ogni categoria sociale, le appartengono così profondamente da rappresentare il corrispettivo delle armi deposte nelle tombe dei guerrieri. Emblematica è la frase di Tacito che, nella sua descrizione dei costumi dei Germani, riferisce che essi attribuivano alla donna “sanctum aliquid et providum”, un che di sacro e di profetico, e non ne sottovalutano i consigli o ne disattendevano i responsi; lo storico cita ad esempio l’aura regale che ammantava la | profetessa dei Bructeri, Veleda. Anche Cesare, nel De Bello Gallico, ricorda il timore e il rispetto dei Germani per gli oracoli delle donne, tanto che Ariovisto non affrontò la battaglia con Cesare.

Vaso hallstattiano di terracotta (Part.), fine del VII secolo a.C, da Sopron (Ungheria), Vienna, Naturhistorisches Museum.

Tintinnabulum villanoviano, mie del VII secolo a.C, dalla Tomba degli Ori nell’Arsenale Militare, Bologna, Museo Civico Archeologico.