Thor
“[Thor] ha tre oggetti preziosi. Uno è il martello Mijollnir che i giganti del gelo e i giganti delle montagne riconoscono quando arriva attraverso l’aria” (Snorri Sturluson)
Thor
Thor è la seconda divinità per importanza nel pantheon nordico: figlio di Odino, è il dio del tempo, del tuono, del vento e della guerra. Come Odino, appartiene alla schiera degli dei guerrieri Asir: stringendo la sua cintura e indossando guanti magici poteva raddoppiare la propria forza e scagliare Mijollnir, un martello gigantesco che ritorna sempre tra le sue mani. Smodato mangiatore e bevitore, spesso le saghe lo ritraggono in situazioni poco dignitose o ridicole: trascorre la maggior parte del tempo in viaggi su un carro trainato da capri, in cerca di giganti da sconfiggere; per portare a termine vittoriosamente le proprie imprese, non esita ad utilizzare l’inganno e i travestimenti. Per queste sue caratteristiche, Thor è ritenuto la divinità della gente comune, protettore dei marinai e degli agricoltori. La sovranità di Thor sui fenomeni atmosferici lo rende infatti divinità che presiede i buoni raccolti: mediante la pioggia, felice esito della battaglia atmosferica e dell’intervento del suo martello, la terra può produrre i suoi frutti. La sua grande popolarità fu il più fiero ostacolo alla diffusione de! cristianesimo nelle terre nordiche: ancora in epoca recente, in molte fattorie persisteva il culto dell’“anima del tuono”, uno strumento in selce risalente all’età della pietra e interpretato come fulmine pietrificato scagliato da Thor contro la terra.