L’ordine cosmico è minacciato: Il muro di Ásgarðr

L’ordine cosmico è minacciato: Il muro di Ásgarðr

Creature del caos e dell’oscurità, i giganti rappresentano, con i loro ripetuti tentativi di impadronirsi dell’essenza stessa della vita, un pericolo gravissimo per l’ordine del cosmo. Qui la minaccia incombe su Freyja, dea e dunque simbolo della fecondità, e sugli astri del cielo, emblema della luce e della scansione del tempo.

Durante la guerra fra gli Asi e i Vani il possente muro di Ásgarðr, riparo e difesa degli dèi, era stato gravemente danneggiato. Quando la pace fu conclusa, gli Asi decisero dunque di costruire un nuovo recinto robusto e sicuro contro gli attacchi dei giganti, quand’anche essi fossero riusciti a penetrare nel mondo degli uomini avvicinandosi pericolosamente alle loro dimore.

ValhallaIn quell’occasione si presentò loro un fabbro e si offrì di costruire in diciotto mesi una fortezza salda e possente. In cambio del lavoro però pretendeva Freyja, il sole e la luna. Gli dèi si riunirono a consiglio e deliberarono che il fabbro avrebbe ottenuto quanto chiedeva se avesse saputo portare a termine il lavoro in un inverno; ma se il primo giorno d’estate qualche parte dell’opera fosse stata incompleta, egli avrebbe perduto la ricompensa. Stabilirono inoltre the non avrebbe dovuto ricevere aiuto alcuno nel lavoro. Il fabbro accettò le condizioni; grazie all’intercessione di Loki ottenne tuttavia di poter utilizzare il suo cavallo Svaðilfceri. Fissati i termini dell’accordo, egli cominciò a costruire la fortezza: di giorno lavorava e di notte trasportava le pietre con il cavallo. Agli dèi pareva straordinaria la quantità di pietre che questo cavallo riusciva a trasportare: a tutti sembrava che più della metà del lavoro venisse fatta dall’animale anziché dal fabbro. Ma il loro contratto era stato sancito con testimonianze e con solenni giuramenti, poiché il fabbro, che era della stirpe dei giganti, non si sentiva al sicuro fra gli dèi, specie nel caso che Thor – il quale si trovava in Oriente a combattere altri giganti – fosse tornato a casa. Il lavoro procedeva dunque spedito e la fortezza appariva così alta da essere giudicata inattaccabile. Quando mancavano solo tre giorni all’estate, essa era arrivata quasi al cancello.

Allora gli dèi si riunirono in assemblea e si consultarono domandandosi chi avesse suggerito di mandare Freyja in Jötunheimr e di spogliare la volta del cielo togliendone gli astri splendenti. Furono d’accordo nel giudicare che era stato Loki, colui che è sempre causa dei guai peggiori. Essi perciò lo aggredirono e lo minacciarono con le armi e gli promisero ogni sorta di male se non avesse fatto in modo che il fabbro perdesse il diritto alla ricompensa pattuita. Loki si spaventò e giurò che avrebbe posto rimedio a quella situazione.

La sera stessa, mentre il fabbro con l’aiuto di Svaðilfceri trainava le pietre per la costruzione del recinto, sbucò dal bosco una puledra e nitrì richiamando il cavallo. A quella vista Svaðilfceri strappò le corde che lo tenevano legato e corse dietro alla puledra. Essa si inoltrò nella foresta e il cavallo la seguì, così che il fabbro fu costretto a rincorrerli per recuperare la sua bestia. I cavalli galopparono tutta la notte, e di conseguenza il lavoro subì una pausa. Il giorno dopo, quando il fabbro si rese conto che la costruzione non sarebbe stata terminata nel tempo stabilito, fu preso dalla furia dei giganti. Gli dèi allora non ebbero più dubbi sulla sua origine: subito fu richiamato Thor, che immediatamente fece roteare in aria il martello Mjöllnir. Con un colpo possente frantumò il cranio del gigante in minutissimi pezzi e lo cacciò giù nell’infimo dei mondi, sotto Niflhel. Quella fu dunque la sua ricompensa.

Nel frattempo Loki si era comportato con Svaðilfceri in modo tale che dopo un po’ partorì un puledro grigio dotato di ben otto zampe: questo destriero meraviglioso si chiama Sleipnir ed è il miglior cavallo fra gli uomini e gli dèi. Esso ora appartiene a Odino.

Fonti principali: Völuspá str. 25-6; Gylfaginning di Snorri Sturluson cap. 42.

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