20 aprile
Per i nostri lettori, grazie a Monica, cinque poesie tradotte tratte da un documento originale dell’epoca.
A chi, come alla Thule, piace la Storia – non lo sterile feticismo.
Im Schicksalssturm der Völker wächst der Mann
der seinem Volk die breche Bricht zum Licht.
Er trägt Verlangen nach der starken Stunde,
die blanke Waffen führt und keinem Munde
das überflüssige Wort vergeben kann.
Er sucht die Tat. Die Tat nur hat Gewicht.
Und Grenzenlandsehnsucht schärft ihm das Gesicht.
Er weiss, hoch über allem Ränkespiel
wird sich sein Volk als Führervolk erweisen:
das weite Volk, geeint durch Blut und Eisen!
Träume versinken. Einzig nur die Pflicht
des eignen Opferganges scheint ihm Ziel.
So dankt er Gott in strömenden Gefühl,
dass ihm die Gnade wird, Soldat zu sein
in einer Stunde, da der Erdkreis zittert
und Deutscher Boden, Schicksalüberwittert,
den Führer zeugt: ein Herz, in Flammen kühl,
ein Wille, planvoll, hart, kristallenrein.
Erwin Guido Kolbenheyer
Nella tempesta fatale dei popoli cresce l’uomo
che apre una breccia verso la luce per il suo Popolo.
Egli porta il desiderio ardente verso l’ora più intensa,
maneggia armi lucenti e non può perdonare
ad alcuna bocca le parole vane e superflue.
Egli cerca l’azione. Soltanto l’azione ha importanza.
E il desiderio delle terre di frontiera acuisce la sua visione.
Lui sa che, al di sopra di tutti gli intrighi,
egli saprà dimostrarsi il conduttore del suo Popolo:
di tutto il suo Popolo, unito dal sangue e dalla spada!
I sogni si dissolvono. Soltanto il dovere del
proprio sacrificio personale gli appare come lo scopo finale.
Così, nel sentimento tempestoso, egli rende grazie a Dio
Di avergli fatto la grazia di essere un soldato
In quest’ora in cui trema l’intero mondo
e nella quale il suolo tedesco, percependo il momento fatale,
genera il Führer: un cuore gelido tra le fiamme,
una volontà metodica, dura, pura come cristallo.
Erwin Guido Kolbenheyer
***
Adolf Hitler
(zu seinem Geburtstage am 20. April 1923)
Funf Jahre Not, wie noch kein Volk sie litt!
Funf Jahre Kot, Gebirge der Gemeinheit!
Vernichtet, was an stolzer Glut und Reinheit,
was uns an Größe Bismarck einst erstritt!
Und doch – auch wenn der Ekel noch so würgt –
es war doch – war doch – oder ist’s Legende?
Es war doch deutsches Land! Und doch dies Ende?
Nicht eine Kraft mehr, die uns Sieg verbürgt?
Die Herzen auf! Wir sehen will, der sieht!
Kie Kraft ist da, vor der die Nacht entflieht!
Dietrich Eckart
Cinque anni di miseria, quali nessun altro Popolo ha mai sofferto!
Cinque anni di escrementi, montagne di malvagità!
Annientato tutto ciò che è orgoglioso ardore e purezza
Tutta quella grandezza che un tempo Bismarck ci aveva fatto ottenere!
Ed eppure – anche quando il disgusto prende così tanto alla gola –
eppure era proprio così – era così – oppure è leggenda?
Eppure era terra tedesca! E quando sarebbe finita?
Non c’è più una forza che ci assicuri la vittoria?
In alto i cuori! Vogliamo vedere chi sa guardare!
La forza è qui, e davanti a essa la notte fugge via!
Dietrich Eckart
***
Ritter, Tod und Teufel
In Dürers Bild erkennen wir dich tief,
du, den der Herz zum Führertum berief:
Einsam, dem erzgeschienten Ritter gleich,
begannst du deinen Rittins ferne Reich.
Am Weg, der hart und steil und dornig war,
lag hundertfältig lauernd die Gefahr.
Und listiger Verführer suchten viel
dich wegzulocken vom erkornen Ziel.
Du aber bliebest klar und unbeirrt,
kein Trugbild hat dir je den Sinnverwirrt.
Dein Blick, von einer innern Schau gebannt,
blieb streng zur deutschen Gralsburg hingewandt.
Unsichtbar zogen Tod und Teufel mit,
bis Kraft und Reinheit dir den Sieg erstritt!
Heinrich Anacker
Nel quadro di Dürer, noi ti riconosciamo profondamente,
tu, che il cuore ha chiamato al dovere di guida:
Solitario, simile al cavaliere ricoperto d’acciaio,
hai iniziato la tua cavalcata in un regno lontano.
Lungo la strada, che era difficile e ripida e spinosa,
stava in agguato un pericolo centuplicato.
E scaltri corruttori hanno provato di tutto
per allontanarti dell’obiettivo prefissato.
Ma ti sei rimasto limpido e inflessibile,
nessun miraggio ti ha mai causato confusione.
Il tuo sguardo, incantato da una vista interiore,
rimase rigorosamente legato alla roccaforte del Graal tedesco.
La morte e il diavolo avanzavano invisibili,
fino a quando li combattesti – con la forza e la purezza – fino alla vittoria!
Heinrich Anacker
***
Adolf Hitler
In einem Willen alle Wucht getürmt
von Millionen Lebenden und Toten.
In einem Glauben alle Kraft gebaut
von Millionen umgepflügten Seelen.
In einer Hand den bruderlichen Gruß
von Millionen aus gestreckten Händen.
In einer Faust auch wenn ihr wollt, den Trotz
von Millionen scharf bewehrten Fäusten.
In einem Herz den Sturm und Feuerglanz
von Millionen todbereiten Herzen.
Mit aller Glocken donnernder Gewalt
so läutet seine Stimme in die Welt.
Die Welt wird hören.
Gerhard Schumann
In una sola volontà ammucchiato tutto l’impeto
di milioni di vivi e di morti.
In una sola fede raccolte tutte le forze
di milioni di anime ben coltivate.
In una sola mano, il fraterno saluto
di milioni che stendono le loro mani.
In un solo pugno, nel momento che si vuole, la caparbietà
di milioni di pugni ben armati.
In un solo cuore la tempesta e il bagliore
di milioni di cuori pronti a morire.
Con tutte le campane che tuonano con forza
così risuona la sua voce nel mondo.
Il mondo sentirà.
Gerhard Schumann
***
Gelöbnis and der Führer
Wir stehn wie Mauern um dich her
In Treue und Geduld.
Kein Oper ist so gross und schwer,
wir sind in deiner Schuld.
Wir kämpfen stumm den heiligen Krieg,
dem uns dein Wort geweiht,
wir kennen nur das Eine: Sieg,
der Volk und Reich befreit.
Wir wissen, dass dein Werk gelingt,
weil Gott dein Herz erhellt.
Aus deinem Sieg des Friedens dringt
Die Freiheit aller Welt.
Gerhard Schumann
Noi stiamo attorno a te come mura,
con fedeltà e pazienza.
Nessun’altra opera è tanto grande e difficile,
noi siamo in debito con te.
Noi combattiamo in silenzio la guerra santa,
che la tua parola ha destinato per noi;
conosciamo una sola cosa: la vittoria,
il Popolo e il Reich finalmente liberati.
Noi sappiamo che la tua opera funziona,
perché Dio illumina il tuo cuore.
Dalla tua vittoria per la pace giunge
la libertà per tutto il mondo.
Gerhard Schumann