Skaði

Skaði

Figlia di Þjazi di Þrymheimr «dimora risonante», Skaði appartiene alla famiglia dei giganti delle montagne. Tuttavia divenne sposa del dio Njörðr. Nel mito principale che la riguarda è narrato infatti che dopo la morte di suo padre Þjazi, che gli dèi avevano ucciso in seguito al rapimento di Iðunn, Skaði, armata di tutto punto, era andata in Ásgarðr per vendicarlo. Ella tuttavia aveva concordato la riconciliazione sulla base di due condizioni: per prima cosa gli dèi le avrebbero concesso di scegliersi un marito fra loro, inoltre essi avrebbero dovuto riuscire a farla ridere. Skaði si scelse uno sposo tra gli dèi, ma dovette farlo giudicando solo dai piedi: ella vide un uomo dai piedi straordinariamente belli e lo preferì ritenendo che si trattasse di Baldr; era invece Njörðr di Nóatùn. Per farla ridere, cosa che ella reputava impossibile, gli Asi ricorsero a Loki. Egli legò l’estremità di una fune alla barba di una capretta e l’altro capo al proprio scroto; poi lui e la capretta presero a tirare un po’ da una parte e un po’ dall’altra, urlando entrambi. Infine Loki si lasciò cadere ai piedi di Skaði ed ella rise. Così fu siglata la pace e per suggellarla Odino gettò nel cielo gli occhi di Þjazi facendone due astri.

Skade_by_SaltzaCon il marito Skaði ebbe vita difficile, poiché egli voleva abitare presso il mare; ella, al contrario, amava le montagne, così andò a finire che si separarono. Skaði fu successivamente presa in moglie da Odino, con cui ebbe molti figli.

Benché proveniente da una famiglia di giganti, ella è annoverata tra le dee: una fonte la definisce «luminosa sposa degli dèi». Fra di loro dovette avere una certa autorità, come mostra il fatto che quando Loki venne incatenato fu lei a legargli sul capo il serpe velenoso il cui veleno gli gocciola sul volto. L’inimicizia fra Skaði e Loki è palese là dove egli si vanta di averle ucciso il padre e la accusa ciononostante di avere giaciuto con lui.

Skaði è una dea «invernale», come mostra la notazione di Snorri secondo cui ella scia per lunghi tratti nelle montagne e va con l’arco a caccia di animali selvatici. È detta infatti Öndurgoð o Öndurdís «dea degli sci»: è dunque una sorta di Diana nordica.

Il nome di questa gigantessa divenuta dea (come Gerðr, sposa di Freyr figlio di Njörðr) significa «danno», ma tale interpretazione mal si accorda alla sua funzione. Ella è forse piuttosto una «[dea del] mondo sotterraneo».

Di un culto a lei tributato testimoniano diversi toponimi (a esempio Skedevi(d), Skedvi, Skärlunda in Svezia; Skea, Skee, Skadeland, Skaland in Norvegia).

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