Lýtir

Lýtir

E una divinità svedese di cui non si hanno che le scarse notizie riportate da una sola fonte. Ivi si racconta che il re Erik, dopo aver organizzato una festa estiva a Uppsala, fece condurre due carri in un luogo in cui era solito innalzare sacrifici al dio. Era costume che il carro dovesse rimanervi per la notte, in attesa che il dio si manifestasse. Il mattino dopo il re si recava laggiù. Nell’occasione di cui si riferisce, tuttavia, per due notti se ne attese inutilmente la venuta. Allora il re fece aumentare i sacrifici, sicché il terzo mattino ci si accorse che il dio era giunto. Segno sicuro della presenza di Lytir era il fatto che il carro diventava pesante, cosi pesante che in quella occasione gli animali da tiro schiantarono prima di giungere alla sala del re. Inoltre il re andava incontro al dio, lo accoglieva brindando in suo onore e gli poneva dei quesiti, offrendogli dei doni.

Flateyjarbok_Haraldr_HalfdanIl nome Lýtir compare in taluni antichi toponimi svedesi (Lytislund(a), Lytisbergh). Il suo significato resta incerto dal momento che il verbo lýta significa «biasimare», «violare» o «contaminare» (dunque un nome dato dall’autore cristiano del testo che voleva screditare la divinità?). Esso potrebbe tuttavia essere connesso a lítill, aggettivo che vale «piccolo» e inteso come un «pollicino», con ironica (?) allusione al carattere fallico del dio Freyr del quale Lýtir non sarebbe che una copia.

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