Elio
Elio
a) Elio, che Eurifessa dagli occhi bovini o Tia generò al Titano Iperione, è un fratello di Selene e di Eos. Risvegliato dal canto del gallo, che gli è sacro, e preceduto da Eos, egli guida ogni giorno la sua quadriga attraverso i cieli, dallo splendido palazzo che sorge a oriente, nella Colchide, fino a un palazzo egualmente splendido nell’estremo occidente, dove scioglie i cavalli e li lascia pascolare nelle Isole dei Beati. Poi torna a oriente percorrendo il fiume Oceano che scorre attorno al mondo, carica cocchio e cavalli su una nave dorata costruita da Efesto e dorme tutta la notte in una comoda cabina.
b) Elio può vedere tutto quanto accade sulla terra, ma non è un acuto osservatore e non si accorse nemmeno che i compagni di Odisseo rubavano il bestiame a lui sacro. Egli possiede molte mandrie, ciascuna composta di centocinquanta capi. La mandria che si trova in Sicilia è custodita dalle figlie di Elio, Fetusa e Lampezia, ma gli animali più belli pascolano nell’isola spagnola di Erizia. Rodi è il suo dominio. Accadde che, mentre Zeus assegnava isole e città ai vari dèi, si scordasse di Elio. Accortosi della sua dimenticanza esclamò: « Ohimè, ora dovrò ricominciare tutto daccapo ». « No, mio signore », rispose Elio con cortesia. « Oggi ho notato che una nuova isola sta emergendo dalle acque, a sud dell’Asia Minore. E mi accontenterò di quella. »
c) Zeus chiamò la Moira Lachesi a testimone e promise che la nuova isola sarebbe appartenuta a Elio. E quando Rodi emerse dalle acque, Elio ne prese possesso e colà generò nella Ninfa Roda sette figli e una figlia. Taluni dicono che Rodi esisteva già in precedenza e riemerse dalle acque che l’avevano ricoperta al tempo del diluvio scatenato da Zeus. In origine era abitata dalle Telchine e Posidone, innamoratosi di una Telchina, la Ninfa Alia, ebbe da lei sei figli e la figlia Roda. I sei figli di Posidone insultarono Afrodite che passava dall’isola mentre si recava da Citerà a Pafo, e la dea li punì facendoli impazzire; essi violentarono la madre loro e commisero altri misfatti tanto orrendi che Posidone li sprofondò sottoterra e divennero i demoni orientali. Le Telchine, prevedendo il diluvio, si misero in salvo salpando in ogni direzione e si stabilirono soprattutto in Licia, rinunciando al dominio su Rodi. Roda rimase così l’unica erede e i sette figli che aveva avuto da Elio governarono sull’isola riemersa. Essi divennero famosi astronomi e la loro sorella Elettriona morì vergine e fu onorata come semidea. Uno dei fratelli, di nome Attis, fu bandito in seguito a un fratricidio e si rifugiò in Egitto, dove fondò la città di Eliopoli e, ispirato dal padre suo Elio, insegnò agli Egiziani i princìpi dell’astrologia. I Rodi hanno ora costruito in suo onore il Colosso, alto settanta cubiti. Zeus ha aggiunto ai possedimenti di Elio anche l’isola di Sicilia, che fu scagliata in mare durante la battaglia con i Giganti.
d) Un mattino Elio cedette alle insistenze del suo figliolo Fetonte che da tempo gli chiedeva di poter guidare il cocchio del Sole. Fetonte voleva dar prova della sua abilità alle sorelle Prote e Climene; e sua madre Roda (il cui nome è incerto perché fu a volte chiamata anche col nome delle sue due figliole) lo incoraggiò all’impresa. Ma poiché gli mancava la forza necessaria per controllare lo slancio dei bianchi cavalli che le sue sorelle avevano aggiogato al carro, si lasciò trascinare dapprima così alto nel cielo che tutti i mortali rabbrividivano per il freddo, e poi così vicino alla terra da inaridire i campi. Zeus, in un impeto di collera, lo annientò con la folgore e Fetonte precipitò nel Po. Le sue sorelle gementi furono trasformate nei pioppi che svettano lungo le rive del fiume e piangono lacrime d’ambra; o, secondo altri, in ontani.