Tereo
Tereo
a) Tereo, un figlio di Ares, governò sui Traci che allora occupavano Daulide nella Focide (benché altri dicano che egli fosse re di Page nella Megaride) e poiché si assunse la parte di arbitro in una disputa sorta a proposito di certi confini territoriali, Pandione, re di Atene e padre dei gemelli Bute ed Eretteo, gli diede in isposa sua sorella Procne dalla quale Tereo ebbe un figlio, Iti.

Tereo violenta Filomela, incisione di Virgil Solis, tratto dalla serie delle Metamorfosi di Ovidio, Fogl. 80 r, immagine 6.
b) Sventuratamente Tereo, sedotto dalla voce della figlia minore di Pandione, Filomela, si innamorò di lei; e un anno dopo rinchiuse Procne in una capanna presso il palazzo e annunciò a Pandione la notizia della sua morte. Pandione, associandosi al dolore di Tereo, generosamente gli offrì in isposa Filomela perché sostituisse Procne e la fece scortare fino a Daulide da guardie del corpo ateniesi. Tereo uccise le guardie e prima ancora che Filomela giungesse al palazzo dove si dovevano celebrare le nozze, l’aveva già costretta a giacersi con lui. Procne fu ben presto a conoscenza dell’accaduto, ma, per misura di precauzione, Tereo le fece tagliare la lingua e la segregò nel quartiere degli schiavi. Procne tuttavia riuscì a inviare un segreto messaggio a Filomela intessendolo nel manto nuziale a lei destinato. Il messaggio diceva: « Procne si trova tra gli schiavi ».
c) Frattanto un oracolo aveva avvertito Tereo che Iti sarebbe morto per mano di un congiunto e, sospettando che suo fratello Driante tramasse per impadronirsi del trono, Tereo lo uccise a tradimento con un colpo d’ascia. Quel medesimo giorno Filomela lesse il messaggio intessuto nel manto nuziale. Si precipitò allora nel quartiere degli schiavi, trovò una porta sbarrata, la fece abbattere e liberò Procne, che balbettava in modo inintelligibile e correva in tondo. « Oh! Potessi vendicarmi di Tereo, che ti disse morta e mi sedusse! » gemette Filomela. Procne, priva della lingua, non poté rispondere, ma si impadronì di Iti, lo uccise, lo sventrò e lo fece bollire in un calderone di rame per darlo in pasto a Tereo al suo ritorno.
d) Quando Tereo si rese conto di aver mangiato la carne di suo figlio, afferrò l’ascia con la quale aveva ucciso Driante e inseguì le due sorelle che erano fuggite dal palazzo. Ben presto le raggiunse e già era sul punto di commettere un duplice omicidio quando gli dèi li trasformarono tutti e tre in uccelli; Procne divenne una rondine; Filomela un usignolo e Tereo una upupa. E i Focesi dicono che le rondini non osano nidificare a Daulide o nei dintorni, e gli usignoli non cantano in quei luoghi, per timore di Tereo. Ma la rondine che non ha lingua, strilla e vola in tondo mentre l’upupa l’insegue gridando « pou? pou? » (dove? dove?). L’usignolo invece si è rifugiato ad Atene dove piange Iti, di cui provocò involontariamente la morte, e canta « itu! itu! »
e) Altri dicono che Tereo fu trasformato in sparviero.