Esseri malvagi e pericolosi: I Demoni
Esseri malvagi e pericolosi: I Demoni
Assumono forme diverse, tutte di carattere orrendo e tormentoso. Sono legati alle forze che dimorano nell’oscurità. In aspetto di demoni si manifestano talvolta gli spiriti dei morti malvivi che lasciano le loro tombe dopo il tramonto (draugr m., pl. draugar), tal altra i maghi e le streghe. E un «incubo» (mara f .) la strega che approfitta dell’uomo durante il sonno e lo usa come cavalcatura tormentandolo sino a farlo morire.
Demoni dell’oscurità e del caos sono anche i giganti, i nemici degli uomini e degli dèi in forma animale (il serpe di Miðgarðr, il lupo Fenrir, il cane Garmr) o taluni mostri metà uomini e metà animali (antico nordico finngálkn n.), che appaiono talora nelle saghe. Anche le acque sono considerate dimora di esseri pericolosi e perversi.
Nel dizionario nordico la parola in cui meglio è espresso il concetto di «demone» pare essere gandr m., termine che può indicare «bacchetta magica», «magia», «oggetto magico usato dalle streghe», «lupo» o «mostro». Nella varietà dei significati è espresso il concetto fondamentale del demone come essenza magica che determina la qualità nefasta di un oggetto o di un animale. Ciò pare confermato nella Historia Norvegiae, dove si dice che i maghi predicono il futuro «per mezzo di uno spirito immondo che chiamano gandr».
Si noti che il serpe cosmico e il lupo Fenrir, nemici mortali degli dèi, sono detti rispettivamente Jörmungandr «demone cosmicamente potente» e Vánargandr «demone del Ván» (il fiume di bava che scorre dalla sua bocca).
Vale infine la pena di notare che gandreið f. è la «cavalcata magica» (spesso di una strega in sella a un lupo), visione da intendere come presagio di sciagura certa.