Grigio
Spazio
Colori
Grigio
È manifestazione di una condizione di indeterminatezza tra due opposti (nero-bianco); esprime un invito al raccoglimento e alla riflessione per disporsi a un cambiamento imminente o a un trapasso. È via di mezzo tra il colore e il non colore, cioè tra la vita e la morte.
Il senso di un presagio di morte hanno perciò le apparizioni di donne su cavalli grigi. Nel folclore svedese il cosiddetto helhäst «cavallo di morte» è un destriero grigio che preannuncia la fine a chi lo incontri.
Poiché questo colore nel Nord è legato prevalentemente alla simbologia della morte, a esso è spesso affidata la manifestazione delle entità del mondo infero. In una saga si lascia intendere per esempio che lo spirito di un morto si era reincarnato in un toro di colore grigio, il quale aveva fecondato una mucca che era solita leccare le pietre su cui era sparsa la cenere del cadavere. Da questa mucca era nato a sua volta un vitello grigio, nei cui muggiti una vecchia sapiente aveva riconosciuto i suoni di un essere infernale.
Il grigio è pertanto il colore dell’altro mondo, o quello degli esseri che possono accedervi. Così è grigio Sleipnir, il cavallo di Odino, capace di cavalcare nei diversi elementi; così sono grigi i lupi, emblemi delle forze oscure e pericolose e corrispettivi delle streghe. Queste ultime sono in grado di praticare la magia grazie a un contatto con il regno dell’aldilà.
A un «altro mondo» appartengono anche i giganti: non è perciò casuale la citazione del colore grigio in riferimento a uno di loro o a un monte in cui abitano alcuni di questi esseri.
Il riferimento al colore grigio di talune armi – tra le quali l’esempio migliore è certamente Grásiða «fianco grigio», una spada assai famosa ricordata nelle saghe – non allude soltanto al metallo con cui erano forgiate. Esso è da intendere piuttosto in relazione al fatto che le armi sono mediatrici di morte.