Cielo

Spazio

Geografia mitologica

Cielo

È innanzitutto, con la terra, una delle due entità fondamentali del mondo. Infatti il cielo, creato dal cranio del gigante Ymir, è principio attivo, maschile, fecondante, e la pioggia benefica che ne scende farà germogliare il ventre della terra. La sua compattezza garantisce alla terra vita e protezione: quando il cielo si fenderà sarà infatti segno della imminente fine del mondo.

cieloLa fruttuosa ierogamia fra terra e cielo è figurata nel mito dal racconto dello sposalizio del dio Freyr con Gerðr, figlia dei giganti.

Ma il cielo si contrappone alla terra e soprattutto al mondo infero perché in esso hanno dimora gli dèi. Solo il ponte dell’arcobaleno sale dalla terra al cielo, ma a ben pochi è consentito il transito.

In tale prospettiva e forse anche a motivo di un influsso cristiano, il mito conosce una successione verticale di cieli. Snorri cita in particolare un secondo e un terzo cielo: Andlangr «che si espande totalmente» e Viðbláinn «ampio blu», che è il più alto e inaccessibile, luogo in cui si trova Gimlé, dimora splendente dove abitano solo gli elfi luminosi e che resisterà oltre la fine del mondo. Tale suddivisione vuole forse far corrispondere ai diversi strati le differenti manifestazioni del divino. Essa inoltre è legata al concetto di cosmo come serie verticale di mondi sovrapposti, alla quale allude a esempio anche la citazione del nono mondo che sta giù in basso. A una distinzione del cielo in senso orizzontale si accenna là dove si parla della parte del cielo volta a settentrione, di quella a mezzodì o anche dell’orlo o confine del cielo.

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