Numeri di completamento e di difetto: otto e undici

Numeri di completamento e di difetto

a. Otto

È un numero la cui simbologia va messa in relazione a quella del nove, rispetto al quale ha un significato di completamento o di difetto. Poiché il nove manifesta la compiutezza del ciclo e il dominio su di esso, otto sarà il numero che consente all’unità, dio o eroe, di farsi nove e dunque di manifestarsi in perfetta armonia nel tempo e nello spazio. Per questo il dato riferito da Snorri a proposito del dio Heimdallr, guardiano dei cicli, che è detto figlio di nove sorelle, è specificato dallo scaldo Ulfr Uggason, il quale ci informa che egli fu generato da otto e una madre. Tale senso ha probabilmente anche la notazione relativa al gigante Starkaðr Áludrengr, del quale è detto che aveva otto braccia: aggiunte all’individualità della sua persona esse definiscono la completezza del suo essere.

Ricorrente è nelle fonti l’allusione a eroi che uccidono otto nemici o hanno otto fratelli. Di Konr, erede prediletto di Heimdallr, è detto che aveva il vigore di otto uomini. Tale senso ha anche l’uccisione di otto schiavi che debbono accompagnare Brunilde nel regno dei morti. Del dio Thor si precisa che a un banchetto divorò da solo otto salmoni.

440px-Thor_Destroys_the_Giant_ThrymAnche gli oggetti magici sono legati a questa simbologia. In una fonte si dice che un gigante tentò di infrangere con lo sguardo nove caldaie; tuttavia solo otto si ruppero e quella intatta fu utilizzata dagli dèi per preparare la birra. Dell’anello d’oro di Odino, Draupnir, è detto che esso era dotato di straordinaria virtù magica, per cui ogni nove notti ne gocciolavano otto anelli di uguale peso.

L’otto è il numero che indica un ciclo che sta per compiersi o che si è spezzato, un completamento imminente oppure impossibile.

Così ha otto anni il giovane Geirrøðr che dovrà andare incontro a un processo di iniziazione; così Odino resta otto notti appeso tra due fuochi prima di rivelare la propria sapienza; così Loki rassicura il gigante þrymr che Freyja (sotto le cui spoglie si cela in realtà Thor) ha compiuto la giusta attesa per divenire sua sposa dicendo che ella non ha toccato cibo né dormito per otto notti; così infine il medesimo Loki, dio malvagio, compie un percorso completo di perversione rimanendo otto inverni sotto terra e comportandosi in modo abominevole.

Quando non trovi il suo necessario completamento nel nove, l’otto è numero di incompletezza che genera angoscia. Perciò quando il gigante þrymr ruba il martello di Thor, lo nasconde otto miglia sotto terra per porlo fuori della giusta dimensione e renderlo dunque inaccessibile. Così l’apparire di Brunilde in una schiera di otto valchirie (anziché nove come di consueto) indica per lei l’impossibilità segnata nei numeri del destino di divenire sposa di Sigurðr e condurre una vita felice e armoniosa.

L’osservazione che il cavallo di Odino, Sleipnir, ha otto zampe, vuole forse semplicemente alludere alla velocità del destriero moltiplicandone gli attributi.

 

b. Undici

La sua funzione simbolica è intimamente legata a quella del numero dodici. Rappresenta infatti il completamento indispensabile perché l’unità possa manifestarsi in quel numero nel quale l’essenza della terra (quattro) è combinata con quella del cielo (tre).

Tale senso hanno perciò le diverse allusioni a eroi che da soli affrontano e uccidono undici nemici. Con questo gesto essi assorbono in sé la loro virtù portando a compimento la propria natura.

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